venerdì 19 settembre 2014

Rete dei sogni

E' da quando sono bambina che gli indiani d'america mi affascinano, così per anni ho letto libri, studiando le credenze, le filosofie e gli usi.
Così tra le varie cose ho imparato a fare le reti dei sogni.

Eccone qui una fatta anni e anni fa.
Ora cercando un modo per alleviare l'angoscia di principino da inizio elementari (che sfocia anche in incubi notturni) ho rispolverato questo lavoretto.

Sotto consiglio di un'amica (che mi ha dato l'imput) ieri recuperando pezzi vari io e principino abbiamo costruito la sua rete dei sogni.
Spero che funzioni e Principino riacquisti presto la sua serenità!


La poesia dell'acchiappasogni 
Appeso alla finestra
l'acchiappasogni attende
di afferrare un sogno per me, possibilmente grande
Calmo, immobile, attende nella notte
di acchiappare un sogno che viaggia nell'aria
Di pelle è la rete, leggere le piume
ed immensa è la magia che emana
Mi porterà un amore, una storia lieta o una canzone?
Oppure degli incubi
dove tutto va per il verso sbagliato
Il tempo ora è giunto per me di dormire
e attendo un sogno, che sia bello e fortunato
Acchiappasogni, acchiappasogni
prudenza, ti prego
il mio cuore ora è calmo, la mia mente rilassata
Va' nella notte e trova ciò che vuoi
acchiappami un sogno,
che sia importante e tranquillo

Leggenda: 

"Nuvola Fresca", una piccola indiana del popolo Cheyenne, disse un giorno a sua madre
"Ultimo Sospiro della Sera":"Quando mi abita la notte, succede spesso che un volatile più nero della notte venga a nutrirsi del mio corpo, beccandomi pezzo per pezzo, finchè arrivi tu, senza essere vista, come il vento, per cacciarlo via dalla mia prateria. Io ti sento.. ma non capisco cosa sia tutto questo!
Si chiamano sogni... il volatile scuro che sale dal profondo e si gira aguzzo sulla tua superficie, e l’ombra bianca che viene a strapparti dal carnivoro buio
Ma io vorrei avere con me soltanto l’ombra buona! Commentò "Nuvola Fresca".
Allora la madre, certa che fosse ingiusto chiudere la porta dell’orecchio interiore, rinunciando all’interlocutore, pensò alla possibilità di "riconoscere i sogni".
Al centro del circolo intrecciato mise un piccolo sasso e intorno ad esso una goccia d’argento. (metafora del tempo lunare), un petto di turchese, a significare desiderio, e un dente di animale forte, simbolo di protezione. Infine, code di animali e piume di uccelli furono legati nell’estremo inferiore della rete.
"D’ora in poi, mia dolce bimba, questa rete pescherà per te i sogni: i buoni resteranno dentro, i cattivi andranno via!"
Così fu per Nuvola Fresca, Zampa Veloce, Piuma Azzurra, Occhio di Falco e per tutti i bambini delle stremate generazioni che sopravvissero al feroce sterminio degli indiani
Chissà se i Sogni si lasciano pescare!


Col calore del cuore materno "Ultimo Sospiro della Sera", tentò di riscaldare così i tremori di "Nuvola Fresca".
Cosicchè "Ultimo Sospiro della sera" inventò una rete tonda per pescare i sogni nel lago della notte.
Finito il lavoro, "Ultimo Sospiro della Sera" attaccò l’oggetto sul letto di "Nuvola Fresca", dicendo:
Tutt’ora essi, soprattutto gli adulti, che hanno bisogno di sognare la vita, appendono sui letti la rete dei sogni e aspettano... 

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